Chi possiede un negozio o un’attività commerciale talvolta può trovarsi in una situazione economica e finanziaria complessa e difficile. A questo proposito, i prestiti e i mutui che sono messi a disposizione dallo Stato a favore di chi possiede le attività commerciali possono essere senza dubbio di grande aiuto.
Oggi sono previste più soluzioni di credito che sono pensate appositamente per queste categorie di persone. Sono dei metodi che si differenziano notevolmente rispetto a quelli di tipo tradizionale che riguardano ad esempio l’acquisto di una casa. Ad esempio, la durata del piano di ammortamento dei mutui per titolari di negozi e attività commerciali spesso hanno una durata inferiore rispetto a quella prevista per i mutui pensati per l’acquisto di un immobile.
Come si può ben immaginare dalla loro dicitura, i mutui per negozi e attività commerciali sono dei mutui di tipo finalizzato. Ciò significa che la liquidità di denaro che si ottiene in prestito dal creditore, vale a dire dall’ente che ha concesso il prestito o il mutuo, deve essere utilizzato obbligatoriamente per l’acquisto di un locale commerciale oppure per effettuare dei lavori al suo interno, i quali possono riguardare la manutenzione e l’aggiornamento tecnologico e ambientale del negozio stesso. I mutui si dividono sommariamente tra quelli fondiari e quelli ipotecari. Per la richiesta di entrambi mutui è richiesta naturalmente la presentazione di una garanzia economica che possa tutelare la banca o l’istituto di credito al quale ci si rivolge per richiedere il mutuo.
I mutui ipotecari sono richiesti per finalità diverse rispetto a quelle previste per l’acquisto di una casa, motivo per cui i prestiti per attività commerciali sono definite per l’appunto ipotecari. Queste soluzioni di credito, come già anticipato prima, hanno delle caratteristiche differenti rispetto a quelle tipiche dei mutui di tipo tradizionale. Le principali differenze riguardano il piano di ammortamento del mutuo, oltre che i requisiti richiesti e i tassi di interesse applicati agli stessi.
I mutui per attività commerciali permettono al titolare di questi locali e negozi di godere di una buona dose di liquidità da usare per l’acquisto dell’attività stessa oppure per il suo rinnovamento. Tuttavia, la richiesta dei mutui per l’avvio di una nuova attività commerciale è legata anche ad alcuni vincoli che occorre tenere necessariamente in considerazione. Anzitutto, sono dei mutui che prevedono alcuni limiti che bisogna conoscere bene prima di fare richiesta del mutuo stesso. Trattandosi di un mutuo di tipo finalizzato, non è possibile utilizzare la liquidità ottenuta in prestito per uno scopo diverso rispetto a quello previsto per la richiesta del mutuo.
Si tratta di un aspetto da non sottovalutare che viene impiegato spesso come forma di tutela per il regolare e puntuale rimborso delle rate mensili del finanziamento. Se la liquidità data in prestito non viene utilizzata per l’acquisto del locale, la banca può richiedere il rimborso di tutta la somma erogata in una sola soluzione, aggiungendo anche una penale. Inoltre, questo comporta il pagamento per l’appunto di una penale che può essere spesso piuttosto salata. Di solito prevedono l’applicazione di tassi di interesse agevolati e inferiori rispetto a quelli previsti per la maggior parte delle altre soluzioni di credito.
Chi oggi desidera avviare una nuova attività commerciale o una nuova impresa, può farlo usufruendo proprio di questi finanziamenti, talvolta anche a tasso zero, riservati in particolare ai soggetti richiedenti under 35. In base alle proprie esigenze e al costo dell’attività che intendiamo acquistare, potremmo richiedere somme di denaro più o meno elevate. Ad esempio, si possono chiedere anche di microcrediti le quali sono le uniche soluzioni possibili per i richiedenti che sono titolari di partita IVA.